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Quadro elettrico per controllo riscaldatore 19 MW

 

Ultimata la commessa di un quadro di controllo per un riscaldatore di fluidi. Il sistema è composto da quattro unità per gestire una potenza totale di 19 MW. E’ presente una CPU centrale collegata in rete con i relativi moduli periferici.

 

Sistema a barre in alluminio

 

Il quadro elettrico si interfaccia attraverso il protocollo Profinet al sistema DCS del cliente, il quale gestisce centralmente tutti i processi dell’impianto.

La temperatura del fluido viene controllata con un sistema ibrido che funziona per step, combinando la regolazione continua dell’SCR con quella on/off dei contattori. In questo modo si riesce ad ottimizzare il rapporto costo-prestazioni.

 

         

 

 

Da poco conclusa la commessa per il settore Oil & Gas che prevede il controllo di un riscaldatore da 1,6 MW. Per ottenere la regolazione richiesta il sistema prevede l’utilizzo di tiristori (SCR).

Vogliamo spendere qualche parola per spiegare cos’è un tiristore o SCR (Silicon Controlled Rectifier) e che vantaggi da. Si tratta di un componente simile a un diodo e si differenzia da quest’ultimo per la presenza di un terzo terminale chiamato “gate”, al quale viene applicato un segnale per attivare la conduzione del diodo. E’ formato da un quadruplo strato di semiconduttori p-n-p-n e viene collegato in modo equivalente ad una coppia di transistor secondo lo schema che potete vedere nell’immagine.

Questo componente, accoppiato ad un PID (controllo proporzionale-integrale-derivativo), permette di raggiungere livelli di precisione sensibilmente più elevati rispetto ad un sistema elettromeccanico basato su teleruttori. Inoltre permette anche una maggior velocità di risposta. Va sottolineato anche il fatto che un tiristore non si limita a modulare la potenza con una serie di accensioni e spegnimenti rapidi, ma va ad intervenire sull’onda, tagliandola ad una certa soglia.